Un Saggio stava camminando sul fiume.


    Quando sentì che qualcuno stava recitando una
formula magica, però senza rispettarne il ritmo né la metrica, né le
parole esatte. "Chi è lo stolto" – pensò – "che rovina così una formula
così potente e meravigliosa che permette ai saggi di camminare sulle
acque?" e incuriosito si incamminò.

    "Tu, stolto, non capisci che stai commettendo una
bestemmia a storpiare così la formula che vai recitando! Ti insegnerò
io come si deve fare!" e iniziò pazientemente a spiegare allo stolto
come doveva intonare le parole e il ritmo da seguire. Quando fu
soddisfatto della recitazione dello stolto,  lo lasciò e riprese
il cammino lungo il fiume, contento di aver aiutato qualcuno così tanto
stupido.

    Ad un certo punto però tornò a sentire la voce che
continuava a storpiare malamente la formula magica, ma sentì anche uno
strano rumore sull’acqua del fiume: volle girarsi e vide lo stolto, che
camminando sulle acque gli chiedeva: "Scusami saggio, ma ho dimenticato
la tua lezione, puoi spigarmi di nuovo?"