Un artista contemporaneo inietta nei corpi dei giustiziati a morte o dei cadaveri che nessuno reclama una resina in modo poi da esporre queste "opere d’arte" e trarne profitto e lustro: il "trattamento"  e l’esposizione sono previsti anche per corpi di bambini di 5 anni e donne gravide.

Questo ci deve spingere a riflettere, la patologia della società, e più ancora, di una intera civiltà, non hanno meno peso che la patologia di ognuno di noi, ma nessuno sembra curarsene.